Grazie alla vita
Sto per compiere gli anni.
Un’età con lo zero come seconda cifra per cui questo compleanno lo si nota un po’ di più.
Io lo noto anche perché questo anno lo voglio festeggiare. Lo scorso anno no, la partenza improvvisa e inaspettata di mio padre per un’altra “dimensione spazio temporale” era troppo recente per riuscire a gioire.
In realtà mi è chiaro che lui c’è ancora, è presente, manca solo il corpo fisico.
Mi ha passato il testimone, mi ha indirettamente incaricata di concludere alcune cose per lui, non c’è stato un preavviso, è andata così.
Arrivo oggi strabordante di orgoglio per tutto quello che ho ricevuto da lui e da mia madre. Non mi riferisco al piano materiale, per quanto io abbia ricevuto più di tantissimi figli di questo pianeta.
Mi riferisco in particolare ai valori e tutto ciò che ho “estrapolato” dal loro esempio. Fra tanti l’importanza della libertà di pensiero, di essere se stessi e di avere delle passioni. Non me li hanno insegnati a parole, li avrei rifiutati, li ho respirati e visti accadere o solo percepiti inconsciamente.
L’anno scorso ho incontrato tantissime persone che lo conoscevano e che mi ha raccontato la stima che avevano per lui, in cosa lo apprezzavano e in molti aspetti mi sono riconosciuta, sembravano parlassero di me.
Se penso all’enormità di persone che facevano parte della sue rete di amicizie e conoscenze, poi ci sommo quelle di mia mamma e infine ci aggiungo le mie mi accorgo che il numero è veramente spropositato e mi sento un piccolo granellino di sabbia in una meravigliosa spiaggia.